Di antica casata benestante di Montecchio, aveva la casa appena fuori le mura del castello lungo la strada della Mulinetta.
Stimato dai suoi concittadini per la generosità e l’attaccamento al proprio paese, fu nominato primo sindaco post-unitario del Comune di Giano per un decennio.
Intervenne anche con mezzi propri per i lavori di risarcimento del castello di Montecchio, promosse il ripristino dell’antica via Flaminia dal Bastardo e i lavori di costruzione del nuovo cimitero.
Indisse la fiera nel giorno 26 Agosto e promosse l’istituzione di un servizio postale.
Profondo conoscitore delle forme di proprietà collettiva si fece parte diligente per l’istituzione della Comunanza Agraria sui terreni agricoli e boschivi di antica tradizione locale.
Riposa nel cimitero di Montecchio nella tomba di famiglia che, essendo estinta, viene accudita dall’attuale Università Agraria riconoscente.